Il Gruppo FS Italiane e VIVE estendono la mostra “Le ferrovie d’Italia” al 28 febbraio 2026: un viaggio tra storia, innovazione e cultura ferroviaria
La mostra Le ferrovie d’Italia (1861-2025), ospitata tra la Sala Zanardelli del Vittoriano e il Giardino grande di Palazzo Venezia a Roma, è stata ufficialmente prorogata fino al 28 febbraio 2026. L’esposizione, promossa dal Gruppo FS Italiane e da VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, documenta il lungo percorso che, in oltre 160 anni, ha reso le ferrovie un elemento fondante della modernizzazione e dell’unità del Paese. Ideata da Edith Gabrielli, direttrice generale del VIVE, la mostra ha attratto oltre 64.000 visitatori nel primo mese di apertura. L’iniziativa è parte delle celebrazioni per i 120 anni dalla fondazione di Ferrovie dello Stato, avvenuta nel 1905, e si propone come uno spazio di riflessione storico-culturale sui binari che hanno unito l’Italia, fisicamente e simbolicamente.
Quattro epoche di ferro, tra progresso e trasformazione
Organizzata in quattro sezioni cronologiche più una didattico-dimostrativa, la mostra traccia l’evoluzione della rete ferroviaria dal periodo post-unitario fino alle sfide contemporanee della sostenibilità e della digitalizzazione. Si parte dal difficile processo di integrazione delle reti regionali (1861-1904), si attraversano la gestione statale e i conflitti mondiali (1905-1944), si analizzano la ricostruzione postbellica e il boom economico (1945-1984), fino ad arrivare all’epoca dell’Alta Velocità e dei nuovi modelli di mobilità integrata (1985-oggi). In chiusura, due celebri riproduzioni in scala – il “Settebello” e l’“Arlecchino” – sintetizzano il connubio tra ingegneria, estetica e design industriale. Un racconto articolato e rigoroso, supportato da pannelli tematici che mettono in luce il ruolo delle ferrovie come agente di cambiamento del paesaggio fisico, sociale e culturale italiano.
Mobilità sostenibile e visione futura secondo FS Italiane
Il cuore del progetto espositivo riflette l’identità attuale del Gruppo FS Italiane, oggi realtà industriale con oltre 96.000 dipendenti e un piano di investimenti da 100 miliardi di euro in cinque anni. L’obiettivo è ambizioso: potenziare le infrastrutture, migliorare i servizi e guidare la transizione verso una mobilità sostenibile e intermodale. Il Vittoriano – simbolo dell’unità nazionale – è la sede ideale per un racconto che coniuga memoria storica e visione futura. Attraverso un impianto scientifico curato da accademici di rilievo e un catalogo edito da Silvana Editoriale, la mostra offre un’occasione unica per comprendere come i treni abbiano modificato il tempo, le distanze e le comunità. Una narrazione in cui il passato ferroviario incontra i tracciati del domani.


