Il mercato veicoli commerciali segna il nono calo consecutivo. UNRAE chiede misure rapide per rinnovare il parco e ridurre le emissioni
Ad aprile 2025, il mercato veicoli commerciali leggeri in Italia registra una nuova battuta d’arresto, segnando il nono calo consecutivo. Le immatricolazioni si fermano a 15.140 unità, in calo dell’8,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Il bilancio del primo quadrimestre è negativo: 62.859 veicoli (-13,6% su base annua). A destare preoccupazione è anche l’età media della flotta: oltre il 37% dei mezzi circolanti ha più di 19 anni. Questo incide in modo diretto sulla sicurezza stradale e sull’efficienza ambientale del mercato veicoli commerciali.
La transizione ecologica resta lenta. Nonostante un piccolo progresso nella quota dei veicoli elettrici (3,4% ad aprile contro l’1,4% dell’anno precedente), le emissioni medie di CO₂ restano alte: 189,5 g/km nel quadrimestre, ben al di sopra del target UE di 153,9 g/km. Il mercato veicoli commerciali italiani si conferma tra i più distanti dagli obiettivi comunitari. I dati rivelano uno scarto del 5,1% rispetto alla media europea del 2023.
UNRAE: servono incentivi e infrastrutture per sbloccare il mercato
L’UNRAE ribadisce la necessità di misure concrete e immediate per invertire la rotta del mercato veicoli commerciali. In particolare, chiede una riforma fiscale che favorisca le flotte a basse emissioni, lo sviluppo della rete di ricarica e un credito d’imposta al 50% per colonnine fast nel triennio 2025-2027.
Si auspicano inoltre interventi sul parco esistente, a partire dalla riallocazione dei fondi residui dei vecchi incentivi, circa 100 milioni di euro. Intanto, la composizione del mercato veicoli commerciali mostra alcuni segnali contrastanti: calo del diesel, lieve crescita degli ibridi (9%) e consolidamento del noleggio Captive.
Senza un’azione sistemica, conclude l’UNRAE, il mercato veicoli commerciali rischia di allontanarsi definitivamente dagli standard ambientali europei.