Il trasporto stradale rallenta la transizione, l’allarme di MOST e SUNRISE

7 Ottobre 2025
1 min read
rapporto dell’Osservatorio SUNRISE

Il rapporto dell’Osservatorio SUNRISE promosso da MOST rivela criticità nel sistema mobilità: l’Italia non è in linea con gli obiettivi ambientali europei

Secondo il primo report dell’Osservatorio SUNRISE – iniziativa promossa da MOST, il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – la traiettoria del trasporto stradale italiano si allontana dai traguardi climatici fissati dall’Unione Europea. Il documento, presentato a Milano presso Assolombarda, registra un aumento del 3,5% nei consumi di benzina e gasolio dal 2019 al 2024, con un corrispondente +2,9% nelle emissioni di CO₂. A pesare è l’invecchiamento del parco circolante e il rallentamento della sua sostituzione, aggravato dalla diffusione di veicoli più ingombranti e pesanti, come i SUV. Solo nel 2024 sono stati percorsi oltre 520 miliardi di chilometri – 415 da automobili, 56 da furgoni e 30 da mezzi pesanti – in un contesto in cui i veicoli effettivamente attivi risultano circa 47 milioni, meno di quelli registrati.

Ricarbonizzazione in atto: il sistema arranca

Nonostante l’aumento dei veicoli Euro 6 e la diffusione di motorizzazioni ibride ed elettriche, l’Italia sta vivendo un fenomeno di “ricarbonizzazione”: le emissioni non calano, ma risalgono. Le stime sulle emissioni locali di NOx e PM2.5 sono state riviste al ribasso, grazie all’evoluzione tecnologica dei veicoli, ma il mancato rinnovo del parco auto e la crescita della massa media rischiano di vanificare i miglioramenti ottenuti. In particolare, il trasporto merci – dominato ancora da mezzi pesanti alimentati a gasolio – rappresenta uno dei nodi più critici, anche perché le alternative elettriche e a idrogeno non sono ancora pienamente mature o competitive sul piano economico e infrastrutturale.

Target UE lontani, servono misure coordinate

Lo scenario delineato dal rapporto è chiaro: anche nelle ipotesi più ottimistiche, l’Italia non riuscirà a centrare gli obiettivi del pacchetto europeo “Fit for 55”, che richiede una riduzione del 43% delle emissioni al 2030 rispetto al 2005. Nello scenario migliore, il calo stimato si ferma al 24%; in quello realistico, non supera il 10%. Per invertire la rotta, il documento suggerisce un piano integrato e tecnologicamente neutrale: più biocarburanti, diffusione dell’eco-driving, incentivi per ridurre la dimensione dei veicoli e razionalizzazione dei trasporti commerciali leggeri. Come ha sottolineato Ferruccio Resta, presidente di MOST, “la disponibilità di dati oggettivi e verificabili è essenziale per orientare le politiche pubbliche in modo efficace e condiviso”.

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