Reverse charge nei trasporti: Federtrasporto e ANITA plaudono alla riforma

31 Luglio 2025
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Riccardo Morelli, presidente di ANITA
Riccardo Morelli, presidente di ANITA, associazione delle imprese di autotrasporto merci aderente a Confindustria.

Federtrasporto e ANITA accolgono positivamente il reverse charge trasporti, entrato in vigore il 30 luglio, definendolo uno strumento decisivo per rafforzare legalità e tracciabilità fiscale nel settore.

Con l’approvazione definitiva del decreto fiscale e la pubblicazione dei modelli da parte dell’Agenzia delle Entrate, dal 30 luglio il reverse charge trasporti diventa operativo. Le imprese del comparto potranno applicare il meccanismo dell’inversione contabile dell’IVA – previo accordo con i propri fornitori – versando direttamente l’imposta allo Stato. La misura rappresenta una novità significativa per il settore, sia dal punto di vista fiscale che competitivo. Federtrasporto e ANITA, due pilastri del sistema confindustriale, hanno espresso il loro pieno apprezzamento per l’esito di un percorso legislativo condiviso, che mira a rendere più trasparente il mercato e a contrastare le pratiche elusive.

Un risultato costruito dal dialogo con le istituzioni

Il reverse charge trasporti non è il frutto di un’iniziativa estemporanea: è il risultato di un lavoro di mediazione e proposta condotto negli anni da Federtrasporto e ANITA con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con l’Agenzia delle Entrate. “L’approvazione della misura rappresenta un importante passo avanti per la trasparenza del mercato”, ha dichiarato Paolo Colombo, Presidente di Federtrasporto, sottolineando anche il potenziale impatto sul recupero dell’IVA. Riccardo Morelli, Presidente di ANITA, ha evidenziato il ruolo delle imprese associate: “Il lavoro di ascolto e confronto ha permesso di arrivare a una norma capace di ridurre le distorsioni che penalizzano le realtà regolari, soprattutto nella competizione con soggetti irregolari, a livello nazionale e internazionale”.

Legalità fiscale e parità di condizioni

L’introduzione del reverse charge trasporti è destinata a produrre effetti rilevanti. Agevola il tracciamento delle operazioni fiscali, limita le possibilità di evasione e riduce lo squilibrio competitivo causato dalle aziende che operano fuori dalle regole. La possibilità di optare per il nuovo regime rafforza il ruolo delle imprese corrette, contribuendo a costruire un ambiente più equo. Federtrasporto e ANITA considerano questa svolta normativa come un passaggio strategico – non solo tecnico – per valorizzare il lavoro legale e tutelare chi opera secondo le regole. Un cambiamento che, se consolidato, potrà ridefinire gli equilibri del settore.

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