Cornetto, Solaris: anni record in Italia e Europa

Solaris è al terzo posto per immatricolazioni in Italia dopo IVECO BUS e Mercedes nel mercato degli autobus finanziati. Un bel risultato che commentiamo con il responsabile vendite della casa polacca in Italia, Riccardo Cornetto. “Solaris Bus&Coach è nata nel 1996 in Polonia e ha tuttora in Polonia la sua sede principale – ci dice Riccardo Cornetto. “Circa sei anni fa la società è stata acquisita dalla spagnola CAF, colosso internazionale che ha così completato la propria offerta nel settore dei trasporti aggiungendo ai mezzi su rotaia – tram, metropolitane e treni – anche quelli su gomma. Con Solaris CAF ha acquisito un costruttore che da sempre ha puntato sulla trasformazione del TPL in un trasporto pulito a zero emissioni. Già nel 2003 Solaris lanciava in Europa il Trollino, un filobus con una capacità di marcia autonoma aggiuntiva con le batterie di trazione installate a bordo”.

Riccardo Cornetto, questi filobus sono – ad esempio – da anni in servizio a Roma.

Esatto. Quella fornitura di Trollino all’ATAC ha segnato l’inizio dell’attività di Solaris in Italia più di vent’anni fa. Il nostro percorso verso il trasporto pubblico a zero emissioni vede un’altra tappa fondamentale nel 2011, con la presentazione dell’Urbino elettrico a batterie, fra i cui primi clienti in Italia troviamo Bergamo e Milano. Segue poi, nel 2019, il lancio dell’Urbino a idrogeno da 12 metri, scelto in dodici esemplari dalla SASA Bolzano. Posso dire che negli ultimi anni Solaris ha avuto un grande successo nel segmento degli autobus a zero emissioni mantenendo per numero di bus immatricolati fra il 2012 e il 2024 la prima posizione in Europa per autobus a zero emissioni di varie tipologie.

Solaris, azienda polacca che produce i suoi bus in Polonia, un’eccezione, ormai, nel panorama europeo. Quartier generale e base produttiva nello stesso paese.

Sì, e nonostante oggi la proprietà sia della spagnola CAF, il centro autobus è a Bolechowo, un sobborgo alle porte di Poznan dove le competenze, le maestranze, la tradizione e i grossi investimenti che sono stati fatti sono la ragione per mantenere il polo produttivo in Polonia, tanto più che attorno alla fabbrica si sono sviluppati altri punti nevralgici come il centro logistico dove vengono stoccati i ricambi che poi vengono distribuiti alle filiali, Italia compresa. 

Parliamo del mercato italiano. Entrata da noi con una prima commessa per l’Atac, ormai 20 anni fa, Solaris da allora è sempre tendenzialmente in crescita. Chi sono i vostri clienti più fedeli? 

Io direi che a parte Atac, possiamo citare ATM Milano, uno dei più grandi clienti per Solaris Italia, che vede nella propria flotta 125 bus a gasolio, 90 filobus da 18 metri e circa 280 autobus elettrici a batteria, cui si vanno ad aggiungere le imminenti consegne di altri 105 elettrici da 18 metri. Nel 2016-2017 partirono le consegne di 726 InterUrbino alla Cotral nel Lazio, che è di fatto tra i clienti più importanti per Solaris Italia. Con le forniture più recenti, tre anni fa siamo arrivati anche a Genova, con 30 veicoli elettrici da 12 metri, a cui ora segue la fornitura di 112 filobus Trollino da 18 metri. Altre consegne importanti sono quella a Bologna di 137 Urbino 12 metri a idrogeno, le cui consegne sono iniziate l’anno scorso”.

Questi 137 Solaris a idrogeno a Bologna seguono i dodici consegnati a Bolzano anni fa. Come sta andando su strada questo tipo di autobus? 

I veicoli sono estremamente apprezzati perché uniscono alle zero emissioni e alle basse vibrazioni e rumorosità i vantaggi della trazione a idrogeno, vale a dire soprattutto autonomia elevata fino a 400 km, capacità di trasporto passeggeri e tempi di rifornimento paragonabili a quello dei diesel. 

Solaris produce ancora veicoli a motore termico? 

Sì, e abbiamo una gamma molto ampia. Produciamo veicoli diesel, diesel mild hybrid, diesel hybrid e CNG. Il portfolio dei modelli Solaris è veramente molto ampio. Con l’elettrico e l’idrogeno offriamo tutte le alternative possibili.

Ritiene che nell’ambito del trasporto pubblico urbano si stia andando definitivamente verso il bus elettrico?

Il trend non può che essere quello dell’elettrificazione. Nelle aree urbane l’impatto zero è sicuramente un valore aggiunto. E ci sono molte aziende municipalizzate che hanno già stabilito che a partire dal 2030 acquisteranno esclusivamente autobus ad emissioni zero. La nostra è un’azienda crede molto in questo tipo di tecnologie, al plurale, l’elettrico a batteria, l’elettrico a idrogeno e il filobus. Nel 2025 Solaris in Europa ha fatturato 1.525 bus, il secondo miglior risultato di sempre. Di questi più del 50 per cento sono stati veicoli a zero emissioni, e se includiamo anche i mild hybrid, arriviamo addirittura a un 83 per cento di quota. Tanto siamo convinti di questo trend green che nel primo quarto del 2026 lanceremo la nostra nuova piattaforma di veicoli elettrici o a celle di combustibile in classe 2 per il trasporto interurbano. 

Soddisfatti di questo periodo di grande smalto per il mercato dei bus finanziati in Italia?

Stiamo vivendo un periodo piuttosto fortunato, con i finanziamenti del PUMS, del Giubileo e del PNRR. Solaris Italia è indubbiamente una delle filiali della Casa polacca più grandi in Europa per numero di veicoli consegnati. Nel 2023 In Italia ci siamo aggiudicati gare per un totale di poco più di 1.200 autobus. Un risultato storico. L’anno scorso abbiamo fatturato 535 veicoli, escludendo i 55 filobus. Quest’anno il fatturato previsto è più o meno analogo. Fra le commesse più numerose, continueremo con la fornitura dei veicoli a idrogeno a Bologna; inizieremo le consegne delle prime unità delle 90 a idrogeno acquistate da ACTV di Venezia, completeremo la fornitura dei 112 filobus da 18 metri per Genova e, come ricordato, avvieremo la fornitura di 105 snodati elettrici per ATM Milano. A questi numeri si sommano le forniture per gli ordini fatti da Cagliari di complessivi 98 bus elettrici da 12 e 18 metri, e da Catania, per complessivi 42 veicoli elettrici, sempre da 12 e 18 metri. Alcune di queste consegne si concluderanno nel 2026, anno per il quale stiamo lavorando ampliando ulteriormente l’offerta di prodotto con una nuova versione dell’Urbino elettrico da 10,5 metri e il lancio prima ricordato del nuovo Classe 2. 

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