Stellantis e Renault, ipotesi fusione: all’orizzonte un colosso dell’automotive che sorride alla Francia

Secondo le indiscrezioni le parti starebbero lavorando per unire le forze. John Elkann smentisce ma le voci non si placano
30 Settembre 2024
1 min read
Stellantis

Di una possibile fusione tra Stellantis e Renault se ne parla da tanto. Anzi, volendo essere precisi, nella primavera 2019 vennero fuori le prime voci a riguardo ma poi Fiat-Chrysler punto il mirino verso il Gruppo PSA e nacque Stellantis.

Negli ultimi tempi però sta diventando sempre più plausibile la possibilità che tra i due grandi gruppi possa nascere qualcosa. E nel caso venisse fuori una fusione, ci troveremmo di fronte a un vero e proprio colosso automobilistico, capace di gestire una enorme quantità di marchi e una vastissima gamma di modelli.

Ecco perché una fusione potrebbe essere plausibile

A favore di un’eventuale ipotesi di fusione ci sarebbero sicuramente le sfide che tutto il settore è chiamato ad affrontare, dall’elettrico alla transizione energetica in generale, e anche la concorrenza cinese che negli ultimi tempi diventa via via sempre più importante.

Alla finestra, ma non senza interessi, c’è intanto il Governo francese che – oggi possiede il 15% delle azioni Renault e il 6,2% di Stellantis – vedrebbe eventualmente con una fusione del genere rafforzare in modo clamoroso io suo peso nel mercato automotive internazionale. Inoltre, come sottolinea Dagospia, questa operazione consentirebbe al Presidente di Stellantis, John Elkann, di liberarsi dell’Italia, dove diventano sempre più difficili le trattative tra sindacati e governo.

Elkann intanto smentisce

Tuttavia è stato lo stesso John Elkann a smentire l’ipotesi di eventuali trattative ai microfoni di Reuters. “Non c’è alcun piano in fase di studio per quanto riguarda le operazioni di fusione con altri produttori”, ha dichiarato John Elkann a Reuters, aggiungendo che il Gruppo è concentrato sull’esecuzione di un piano commerciale a lungo termine.

Ma tali dichiarazioni non sembrano placare le voci, anche perché a fine 2025 scade il mandato di Tavarez e un’eventuale fusione potrebbe semplificare la pianificazione futura. Dunque, al momento non possiamo far altro che aspettare e cercare di capire cosa succederà al Salone di Parigi il prossimo 13 ottobre, quando una tavola rotonda (sembrerebbe prevista per il 15 ottobre) tra Luca de Meo, Carlos Tavares e il CEO di BMW Olivier Zipse, potrebbe chiarire la situazione in un senso o nell’altro.

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