Nel 2025 le previsioni di crescita per il mercato dei rimorchi pesanti rallentano a causa delle tensioni commerciali internazionali, secondo il report di Clear International.
L’anno in corso avrebbe dovuto segnare un’inversione di tendenza per i rimorchi pesanti nel mercato dell’Europa occidentale, dopo due anni di contrazione. Tassi d’interesse più favorevoli e segnali di ripresa del PIL avevano alimentato aspettative di crescita superiori al 10%. Tuttavia, l’inasprimento delle politiche commerciali internazionali – in particolare con l’introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti e le conseguenti misure di ritorsione – ha modificato radicalmente lo scenario. Clear International, nel suo aggiornamento di giugno 2025, corregge al ribasso le previsioni: la crescita attesa si ferma al +6%, segnalando un clima d’incertezza che scoraggia gli investimenti nel comparto dei rimorchi pesanti.
Incertezze geopolitiche e domanda rinviata
L’analisi evidenzia come, nonostante un contesto monetario più accomodante – con il tasso BCE sceso al 2,4% – e prospettive positive per le economie dell’Europa occidentale, la fiducia delle imprese rimanga fragile. I dazi hanno un impatto indiretto ma determinante: minano la fiducia, posticipano gli acquisti, spingono le aziende a rimandare l’ammodernamento delle flotte. Le immatricolazioni, in particolare in Germania, sono risultate deboli nel primo semestre 2025, anche se un parziale recupero è atteso nella seconda metà dell’anno. Austria e Svizzera restano le eccezioni più incerte.
Tendenze di medio termine e ritorno alla crescita
Dopo il rimbalzo post-pandemico tra 2021 e 2022, il mercato dei rimorchi pesanti ha perso slancio nel biennio successivo, con un calo del 10% nel 2024. L’embargo commerciale verso Russia e Bielorussia ha aggravato il quadro. Tuttavia, secondo Clear International, la ripresa non è esclusa, ma soltanto rinviata. Le proiezioni indicano un ritorno ai volumi del 2022 entro il 2027, con un picco previsto tra il 2027 e il 2028, analogo a quelli registrati nei cicli di forte espansione del 2008 e del 2018.