FIAP accoglie con favore il DL Infrastrutture, che rafforza le regole nel trasporto merci su strada su tempi di carico-scarico e pagamenti, con l’obiettivo di tutelare imprese e lavoratori.
La FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali – ha espresso pieno sostegno all’approvazione del nuovo Decreto-legge Infrastrutture, salutato come un passo concreto verso il rafforzamento delle regole nel trasporto merci su strada. Le disposizioni previste dal provvedimento puntano a regolamentare due aspetti critici del settore: i tempi di carico e scarico, e i tempi di pagamento, entrambi spesso causa di squilibri contrattuali e tensioni operative. La Federazione ha sottolineato come l’intervento risponda a una richiesta storica da parte degli operatori, fornendo ora strumenti normativi chiari per far valere i propri diritti in un comparto strategico dell’economia italiana.
FIAP: “Ora tocca alle imprese farsi valere”
«Era fondamentale che la politica passasse dalle parole ai fatti», ha dichiarato Alessandro Peron, segretario generale FIAP, commentando il provvedimento. Il decreto, sostenuto dal Vicepremier Matteo Salvini e dal Viceministro Edoardo Rixi, è stato accolto positivamente dalla maggior parte delle sigle associative, che ne hanno condiviso i contenuti e l’urgenza. Per FIAP, la chiarezza normativa consente ora agli imprenditori di esercitare con maggiore forza e consapevolezza il proprio ruolo nel trasporto merci su strada, rafforzando la competitività e contrastando dinamiche scorrette. Le critiche di una minoranza, avverte la Federazione, rischiano solo di indebolire l’immagine complessiva del comparto.
Collaborazione e applicazione delle nuove norme
FIAP ha confermato il proprio impegno a collaborare con le istituzioni affinché le nuove norme vengano applicate in tempi rapidi ed efficaci. L’obiettivo condiviso è tutelare la dignità degli autotrasportatori e garantire la correttezza nei rapporti contrattuali, elementi fondamentali per un sistema di trasporto merci su strada sostenibile, efficiente e competitivo. Presente in oltre 70 province italiane e con oltre 60.000 addetti rappresentati, la Federazione continuerà a svolgere un ruolo attivo ai tavoli tecnici e politici, promuovendo un confronto costante tra imprese e istituzioni.
