Veicoli commerciali leggeri in calo nel 2025: ANFIA analizza le cause

28 Luglio 2025
1 min read
Veicoli commerciali leggeri. analisi semestre 2025 ANFIA

Nel primo semestre 2025, il mercato dei veicoli commerciali leggeri ha registrato un calo dell’11,7%, secondo l’analisi di ANFIA basata sui dati del Ministero delle Infrastrutture.

Nel primo semestre del 2025, le immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri (VCL) si sono fermate a quota 98.844, contro le oltre 111.900 dello stesso periodo dell’anno precedente. La flessione complessiva, pari all’11,7%, è risultata particolarmente marcata nei mesi primaverili: aprile ha chiuso a -7,7%, maggio a -11%, e giugno a -5,8%. Il quadro tracciato da ANFIA — l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica — su dati del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile evidenzia una debolezza strutturale del comparto, penalizzato da incertezze normative e rallentamenti negli incentivi per il rinnovo del parco veicolare. Il calo si distribuisce in modo eterogeneo sul territorio: Nord-Ovest e Centro mostrano una tenuta relativa, mentre Nord-Est e Sud registrano contrazioni superiori alla media.

Flessione trasversale su segmenti e alimentazioni

Il segmento più colpito è quello delle furgonette e minicargo (-37,5%), seguito dai furgoni medi e grandi (-13,4%) e dai van (-11,3%). Tra le alimentazioni, il diesel rimane dominante con l’80% delle quote, ma arretra del 14% in volume. Le motorizzazioni alternative evidenziano dinamiche contrastanti: i veicoli elettrici (BEV) raddoppiano le immatricolazioni (+122,7%), ma restano una nicchia del mercato (4,3% del totale); ibridi, GPL e metano mostrano invece cali consistenti. Anche la modalità d’acquisto riflette la contrazione generale: il noleggio a lungo termine e le società segnano rispettivamente -16% e -12,7%.

Disallineamento tra domanda e strumenti di sostegno

Secondo l’analisi ANFIA, il calo dei veicoli commerciali leggeri è in parte attribuibile al ritardo nell’attuazione delle misure di supporto previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le risorse disponibili — circa 597 milioni di euro per la sostituzione dei veicoli più obsoleti con modelli elettrici o a basse emissioni — sono ancora in attesa di decreto attuativo. L’assenza di certezze normative ha rallentato le decisioni d’acquisto, specialmente tra le microimprese. A ciò si aggiunge la progressiva uscita di scena dei fondi destinati agli ecoincentivi tradizionali, che ha generato un vuoto finanziario nel primo semestre. Il risultato è un mercato in affanno, che fatica a coniugare esigenze operative e transizione ecologica.

MAGAZINE

NEWSLETTER

Vaisu

Don't Miss

Il segretario Generale di ASSOTIR, Claudio Donati

Crediti d’imposta, l’allarme di ASSOTIR sulla Manovra 2026

ASSOTIR mette in guardia sui possibili effetti della nuova norma
Riccardo Morelli, presidente di ANITA

Credito d’imposta, ANITA lancia l’allarme sulla Legge di Bilancio 2026

ANITA avverte: il blocco alla compensazione dei crediti d’imposta previsto