Al via l’accordo commerciale UE-Nuova Zelanda, che apre a nuove opportunità per gli esportatori europei

Gli agricoltori dell'UE beneficeranno dell'eliminazione dei dazi su esportazioni chiave dell'UE come la carne suina, il vino e lo spumante, il cioccolato, i dolciumi e i biscotti
3 Maggio 2024
1 min read
Accordo commerciale UE

Con l’entrata in vigore dell’accordo commerciale UE-Nuova Zelanda, le imprese, i produttori e gli agricoltori dell’UE possono ora sfruttare una serie di nuove opportunità di esportazione. Si prevede che l’accordo taglierà 140 milioni di euro all’anno di dazi per le aziende dell’UE.

Grazie a questo accordo, si prevede che gli scambi commerciali tra l’UE e la Nuova Zelanda aumenteranno fino al 30% entro un decennio, con un potenziale aumento delle esportazioni dell’UE fino a 4,5 miliardi di euro all’anno. Gli investimenti dell’UE in Nuova Zelanda potrebbero aumentare fino all’80%. Questo storico accordo comprende anche impegni di sostenibilità senza precedenti, tra cui il rispetto dell’Accordo di Parigi sul clima e dei diritti fondamentali dei lavoratori.

L’accordo commerciale comporterà l’eliminazione dei dazi su esportazioni chiave dell’UE

Gli agricoltori dell’UE beneficeranno dell’eliminazione dei dazi su esportazioni chiave dell’UE come la carne suina, il vino e lo spumante, il cioccolato, i dolciumi e i biscotti. Inoltre, l’accordo protegge l’intero elenco dei vini e degli alcolici dell’UE (quasi 2.000 nomi), come il Prosecco e lo Champagne, nonché 163 dei più rinomati prodotti tradizionali dell’UE (indicazioni geografiche), come il formaggio Feta, il prosciutto Istarski pršut e il marzapane Lübecker. Nel frattempo, i prodotti agricoli sensibili dell’UE, come le carni bovine e ovine e i prodotti lattiero-caseari, sono protetti da contingenti tariffari attentamente studiati.

I vantaggi di cui possono usufruire le imprese dell’UE

Le imprese dell’UE possono ora usufruire di vantaggi quali: zero tariffe sulle esportazioni dell’UE in Nuova Zelanda; un mercato dei servizi neozelandese più aperto in settori chiave come i servizi finanziari, le telecomunicazioni, il trasporto marittimo e i servizi di consegna; trattamento non discriminatorio degli investitori dell’UE in Nuova Zelanda; miglioramento dell’accesso delle imprese dell’UE agli appalti pubblici neozelandesi per beni, servizi, opere e concessioni di lavori; un capitolo dedicato alle esportazioni delle piccole imprese; riduzione significativa dei requisiti e delle procedure di conformità.

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