H2 MOBILITY riorganizza la rete idrogeno: stazioni su misura per camion e autobus nei poli logistici

5 Giugno 2025
1 min read

Nuova fase per H2 MOBILITY: si chiudono 11 punti da 700 bar per auto private, si investe in una rete idrogeno orientata al trasporto pesante

Come previsto a inizio anno, H2 MOBILITY prosegue la razionalizzazione della propria rete di distribuzione idrogeno: dopo le undici chiusure effettuate a marzo, seguiranno altrettante dismissioni entro la fine del secondo trimestre 2025. Interessate sono piccole stazioni da 700 bar – pensate per il mercato auto private – situate in aree come Berlino, Monaco, Francoforte e Amburgo. Secondo quanto dichiarato dal CFO Martin Jüngel, questa seconda fase del programma segna un passaggio cruciale verso un modello più sostenibile: meno stazioni generaliste, più punti strategici per veicoli commerciali all’interno di cluster regionali ad alta domanda.

Nel frattempo, il gruppo rafforza l’infrastruttura per i mezzi pesanti: l’ultima apertura a Düsseldorf rappresenta un punto di svolta. Si tratta della stazione H2 più potente d’Europa – fino a 5 tonnellate al giorno – in grado di servire autobus, camion e anche vetture, con rifornimenti rapidi e flessibili.

Transizione verso i 350 bar e cluster regionali

Il progressivo spostamento della domanda verso i 350 bar è un dato ormai consolidato: a marzo 2025, per la prima volta, il consumo di idrogeno a 350 bar ha superato quello a 700 bar, con oltre il 50% del totale. Contestualmente, il consumo complessivo è aumentato del 10% rispetto al 2024. Questo trend – afferma Jüngel – dimostra l’efficacia degli investimenti nelle nuove tecnologie, pensate per sostenere la mobilità pesante lungo corridoi logistici e in ambiti urbani ad alta percorrenza.

Dal 2022, le nuove stazioni in città come Mannheim, Heidelberg e Frankenthal hanno segnato l’evoluzione della rete: capaci di gestire alte frequenze, offrono doppia pressione e soluzioni modulari per garantire disponibilità continua. La strategia di H2 MOBILITY si fonda ora su un’espansione mirata, legata a parametri di effettiva richiesta e compatibilità tecnologica. Le prospettive per il segmento auto restano aperte, ma saranno subordinate a partnership e condizioni di mercato favorevoli.

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